Perché scegliere la moquette.
Molto spesso quando parliamo di moquette, associamo questo materiale ad hall di alberghi o lussuose suite, ma rivestire il proprio pavimento di casa o di un ufficio con la moquette non è affatto un’eccezione. Si tratta di una pavimentazione delicata è vero, ma con la minima attenzione alla manutenzione i risultati saranno veramente sorprendenti.
Quando si decide di applicare la moquette, si deve pensare che ogni ambiente potrebbe aver bisogno di una diversa tipologia. I corridoi necessitano di una moquette resistente al passaggio e facilmente lavabile. I bagni invece di un sintetico ed idrorepellente. Nelle stanze di rappresentanza o nelle camere da letto si può scegliere una moquette calda, accogliente, elegante ed anche colorata. Proprio il colore è uno dei fattori più importanti quando si sceglie una moquette. Di sicuro si deve intonare perfettamente con l’arredamento, non solo i mobili, ma anche tende e divani. Un altro importante elemento di valutazione e nella scelta è l’illuminazione della stanza e la quantità di luce naturale, che a lungo andare può scolorire il colore della moquette. Un buon consiglio è quello di guardare un campione di moquette alla luce del sole e in ambienti illuminati artificialmente.
Tipologie
La scelta di applicare la moquette sul pavimento è una scelta che deve necessariamente passare da una minima conoscenza di ciò che il mercato può offrire in termini di possibilità. Innanzitutto si usano materiali sintetici o naturali , ma anche misti. Meno frequente è la moquette in lana che è tuttavia il tessuto più pregiato. In linea di massima le soluzioni più usate si possono dividere in: moquette bouclè, moquette velour e moquette agugliati.
La moquette bouclè è molto morbida e anche abbastanza delicata. La base è in juta o lattice e il tessuto fatto di ciuffi cedevoli e soffici. Il bouclè può essere una scelta molto raffinata, consigliata per ambienti quali la camera da letto o comunque in stanze dove non vi sia un passaggio frequente. Inoltre E l’ideale se vi piace camminare scalzi.
La moquette velour è più resistente del tipo bouclè. Bisogna fare però piu’ attenzione allo sporco, che tende ad annidarsi tra i ciuffi. Anche qui il sottofondo è in juta o lattice.
Le moquette agugliati è la più resistente, ma non è molto soffice. E’ a pelo rasato e non ha sottofondo. Grazie alla grande resistenza, è il tipo più adatto per gli ambienti dove il passaggio è frequente, come corridoi o ingressi, ma anche uffici e si lava molto facilmente.
E’ bene ricordare come ogni tipo di moquette oltre ad essere un ottimo isolante termico con una minima dispersione di calore è anche un eccezionale isolante acustico.
Applicazione ed informazioni utili
La corretta applicazione della moquette è un processo molto importante e da cui dipendono altrettanti fattori fondamentali, ovvero,la sua durata e la sua resistenza; ecco perché prima di applicarla è bene valutare che il fondo sia in stato ottimale. Esistono diverse tecniche per la posa della moquette. La più comune è sicuramente l’incollaggio diretto. Più raramente si usano nastri per metterla in tensione o addirittura posata senza incollare, fermandola solo con i mobili della stanza.
Da anni a causa di sommarie e poco attendibili informazioni, la moquette soffre di un notevole calo di immagine, dovuto alla ormai comune convinzione di essere uno dei principali responsabili della diffusione delle allergie. I medici poco informati e le scarse reazioni da parte dei fabbricanti, hanno contribuito in passato rafforzare tale convinzione ma che oggi possiamo definire una vera e propria “leggenda metropolitana” che tuttavia ha contribuito, fino ai nostri giorni, a ridurre drasticamente l’utilizzo di questo pavimento,almeno nell’ambito residenziale.
Per fare chiarezza sulla situazione si basti dire che le condizioni ideali per lo sviluppo dell’acaro sono una temperatura di 24-26°C e un’umidità del 60-70%. Dove si possono trovare queste particolari condizioni? Nel nostro letto, habitat naturale dell’acaro.
Nella moquette invece si trovano gli acari caduti dal nostro corpo e quelli fuoriusciti da coperte, materassi e divani, tuttavia con una particolarità: sono morti. Privi delle condizioni di umidità, di temperatura e di approvvigionamento di cibo, essi muoiono in poche ore. Ricordiamoci che solo gli acari vivi producono allergeni.
Di conseguenza rimuovere la moquette per affrontare i problemi causati dall’acaro, come spesso consigliato da medici poco informati, è assolutamente inutile!
Sempre per dovere di obbiettività, affrontiamo un altro problema: la concentrazione di allergeni nell’aria che respiriamo.
Anche nell’aria, come ben sappiamo, vive ogni sorta di allergene. I pavimenti “duri” come il legno, il marmo, la pietra non trattengono la polvere, quindi, per fare un esempio banale, un bimbo che “gattona” su questo tipo di pavimento, inalerà tutti gli allergeni presenti nell’aria e tutti quelli che, presenti sul pavimento, verranno smossi dal suo movimento. Lo stesso bimbo, gattonando su una moquette, respirerà un’aria, come si è riscontrato, molto meno inquinata da allergeni. Il perché è facilmente intuibile. Paragonata la struttura della moquette ad un cestino, essa trattiene il 90% di quello che diversamente sarebbe nell’aria. “Cestino” che se regolarmente “svuotato” grazie ad una semplice aspirapolvere, rende la moquette una pavimentazione pulita, comoda e a differenza di ciò che si pensa, adatta a qualsiasi persona.
Per quanto riguarda invece la pulizia a fondo, sarebbe opportuno rivolgersi a ditte specializzate o in alternativa acquistare prodotti specifici che consentono di fare una pulizia profonda e non invasiva. Ci sono strumenti innovativi, come pulitrici a vapore o macchine lavamoquette che potrebbero essere l’ideale per una pulizia adeguata da fare però una/due volte l’anno.
Un’ultima nota riguarda gli odori. Può capitare che la moquette si impregni di un odore fastidioso: in questo caso, niente è meglio del bicarbonato. Basta cospargere la zona, lasciare riposare per una ventina di minuti e aspirare con l’aspirapolvere.